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La chiamata

Un altro dettaglio emerge da uno scambio epistolare con la sua guida spirituale, p. Jordan, a cui scrive della sua chiamata annotando: «quella sentita quindici anni prima diceva: Morirai come clarissa». È in questo contesto che ricorda anche la resistenza che suscitò in famiglia il suo desiderio di entrare in convento: 

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«…i miei genitori, dopo una dura prova di quattro anni, mi dettero il permesso di entrare in un Ordine religioso, ma nello stesso tempo mi fecero promettere che non sarei entrata in un Ordine austero, né in uno che si dedicasse all'assistenza dei malati. I miei così pii genitori, appartenenti alla classe degli impiegati dello Stato, davano troppa importanza a cose secondarie e non immaginavano a quale grave sacrificio mi condannavano con le loro misure restrittive.
 

«Agosto 1862: Büchold Chiamata al convento»

In un taccuino Madre Francesca annota: «Agosto 1862: Büchold Chiamata al convento». Büchold è una cittadina tedesca della Bassa Franconia, nel distretto di Arnstein. Non sappiamo ciò che avvenne in quel periodo, non conosciamo alcun dettaglio sul luogo, né tantomeno sul perché si trovasse lì. Più tardi, nel settembre del 1881, scrivendo a mons. Pankratius von Dinkel, Madre Francesca ricorda così l’esperienza della sua prima chiamata: «A 17 anni fui chiamata in maniera particolare alla vita religiosa».

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«A 17 anni fui chiamata

in maniera particolare

alla vita religiosa»

«Signore, cosa vuoi che io faccia?»

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Madre-Francesca-Streitel---Fondatrice-SS

Francesca Streitel ha lottato “contro certe misure restrittive” che davano importanza a cose secondarie e si è misurata con i desideri che portava nel cuore. Senza cedere d’un passo!
Una chiamata. Quella di Dio.
Una risposta: "Sì. Ne vale la pena!".
E si è impegnata con passione, per tutta la vita. Punto.
Chiamala Libertà. Chiamala Vita. Chiamalo Amore.

...dedicato  ai giovani

MÌSURATI CON I DESIDERI

CHE PORTI NEL CUORE!

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